Molti anni fa Celentano cantava così
“si è spento il sole, chi l’ha
spento sei tu”.
Questa metafora si addice in un certo senso a quello che il PD
novatese sta vivendo.
Il sole, la
novità, la speranza di molti elettori si sta spegnendo e la causa di tutto
questo sta in una crisi che si sta manifestando sempre più dentro il Partito di
maggiore consenso: il Partito Democratico.
E' stata ormai approvata dalla Direzione Metropolitana di Milano il 18 Dicembre 2014 la Carta dei Circoli. In essa si chiede esplicitamente ai singoli circoli di rispondere alla richiesta di definizione delle linee guida dell'attività di sezione. La carta prevede che si agisca anche sul versante degli elettori ed iscritti per renderli sempre più protagonisti dell'azione politica locale. In effetti, si dice che il buon funzionamento del circolo passa attraverso una pianificazione dell'attività che dovrà transitare su un percorso di partecipazione democratica. Ci saremmo aspettati che quest'ultimo punto coinvolgesse da subito e fattivamente iscritti ed elettori che secondo statuto sono la pietra fondante su cui il Partito si regge. La prolusione della carta recita testualmente:
"Il Partito Democratico è partito di elettori e di iscritti, questa è la sua differenza rispetto ai partiti storici e tradizionali, e la sua principale forza. Non lasciamoli fuori dalla porta in passiva attesa di un loro improbabile ingresso, in assenza di stimoli.Ricordiamo che ben il 17% dell'attività di circolo deve essere dedicata al rafforzamento della comunità PD ovvero alla realizzazione di momenti di confronto e di proposta politica da condividere con la base. Siamo spiacenti di constatare che non sono stati ancora sviluppati progetti di coinvolgimento dialettico con il popolo democratico nel nostro ambito comunale. Il rischio è di lasciare fuori dalla porta le energie in grado di dare una forte forza propulsiva al PD locale e conseguentemente a quello nazionale.
E' stata ormai approvata dalla Direzione Metropolitana di Milano il 18 Dicembre 2014 la Carta dei Circoli. In essa si chiede esplicitamente ai singoli circoli di rispondere alla richiesta di definizione delle linee guida dell'attività di sezione. La carta prevede che si agisca anche sul versante degli elettori ed iscritti per renderli sempre più protagonisti dell'azione politica locale. In effetti, si dice che il buon funzionamento del circolo passa attraverso una pianificazione dell'attività che dovrà transitare su un percorso di partecipazione democratica. Ci saremmo aspettati che quest'ultimo punto coinvolgesse da subito e fattivamente iscritti ed elettori che secondo statuto sono la pietra fondante su cui il Partito si regge. La prolusione della carta recita testualmente:
"Il Partito Democratico è partito di elettori e di iscritti, questa è la sua differenza rispetto ai partiti storici e tradizionali, e la sua principale forza. Non lasciamoli fuori dalla porta in passiva attesa di un loro improbabile ingresso, in assenza di stimoli.Ricordiamo che ben il 17% dell'attività di circolo deve essere dedicata al rafforzamento della comunità PD ovvero alla realizzazione di momenti di confronto e di proposta politica da condividere con la base. Siamo spiacenti di constatare che non sono stati ancora sviluppati progetti di coinvolgimento dialettico con il popolo democratico nel nostro ambito comunale. Il rischio è di lasciare fuori dalla porta le energie in grado di dare una forte forza propulsiva al PD locale e conseguentemente a quello nazionale.