BUON NATALE e FELICE ANNO NUOVO!!



Balla LINDA, balla come sai...

La storia è cominciata male. Ma è finita peggio….

Lo scorso mese di settembre, come alcuni di voi ricorderanno, il Partito Democratico di Novate aveva avviato il percorso congressuale per la scelta del nuovo Segretario di Circolo e del Direttivo.
Sabato 6 dicembre, con il voto favorevole di 60 iscritti, 3 contrari e l’astensione di 12, è stata eletta Segretaria del Circolo Linda Bernardi. Salvatore Carbone è stato confermato Tesoriere del  Circolo, mentre gli eletti del Direttivo li trovate nella colonna a fianco.
Quello che subito salta all’occhio è la scarsa rappresentatività degli organismi dirigenti del più importante partito novatese: 4500 voti di lista raccolti alle recenti elezioni e una Segreteria e un Direttivo scelto da sole 60 persone (1,3%).
Avevamo provato a sollevare per tempo questo problema proponendo le primarie aperte a tutti gli elettori sulla falsariga di quanto avviene a livello nazionale e la risposta è stata un secco no.
Nonostante questa ennesima porta sbattuta in faccia (altre ce ne sono state prima, durante e dopo la campagna elettorale per le amministrative), abbiamo provato a costruire un percorso condiviso che portasse il PD ad avere un programma e una dirigenza che, pur con il limite di rappresentatività di un voto ristretto ai soli iscritti, fossero espressione di tutte le componenti del partito. E niente, anche in questo caso dobbiamo prendere atto che per quanto riguarda il programma siamo di fronte al nulla, mentre il problema Segreteria è stato risolto con una autocandidatura di Linda Bernardi al coordinamento locale del partito avanzata 10 giorni prima della data del Congresso, prontamente fatta propria dalla maggioranza del Direttivo uscente e trasformata in disponibilità alla guida del circolo, quando era ancora in corso un dialogo sulla eventuale presentazione di una lista unitaria portatrice di una proposta programmatica condivisa dalle varie anime del partito.
E’ stato così vanificato il lavoro svolto da alcuni per giungere a una sintesi delle varie posizioni e impedito un confronto fra le diverse idee di futura gestione del circolo.
Non sono stati nemmeno considerati i dubbi e le perplessità sulle caratteristiche politiche e sulla scarsa rappresentatività di Linda Bernardi, la quale è stata presentata come candidata senza l'illustrazione di alcun progetto di cui discutere.
E’ prevalsa, ancora una volta, la volontà di coloro che da anni hanno in mano le redini del potere politico  all’interno del centrosinistra a Novate di escludere qualsiasi elemento di novità e conservare gli equilibri esistenti. Alla faccia di quanto è successo e sta tuttora succedendo nel Paese e a Novate da un anno a questa parte!
Attenzione, però, qui non siamo in presenza di una contrapposizione tra mondo cattolico e mondo laico, tra ex DC ed ex PCI e relativi epigoni. Basta dare un’occhiata e conoscere la storia politica degli eletti per capire  che il problema non è quello, con buona pace di coloro che credono che Renzi e i suoi sostenitori siano, a tutti i livelli territoriali, solo i restauratori della balena bianca e del potere temporale dei cattolici. Qui siamo di fronte al semplice, e ostinato arroccamento di chi ha sempre gestito le leve del potere e non ha nessuna intenzione di mollarle e che al massimo cavalca strumentalmente l’onda.
Tutto questo però, per la prima volta negli ultimi anni, deve essere stato colto non solo da noi se è vero che 15 della peraltro ristretta cerchia degli aventi diritto (un quinto) ha deciso di non avallare questa operazione, senza considerare coloro che hanno scelto di non partecipare proprio.
Per fortuna il mondo e la comunità novatese non finisce e non si identifica con la porzione conservatrice del PD di Novate. Si è chiusa una fase, ma la vita, quella vera, che riguarda i cittadini e i loro bisogni quotidiani, continua e noi, con la nostra Associazione, continueremo ad esserci attivamente e, soprattutto, propositivamente.

Commissione PROMOZIONE SOCIALE: spesa sociale triennio 2012 - 2014...


L'obiettivo del secondo incontro della commissione Promozione sociale era quello di CONSEGNARE e CONDIVIDERE la "fotografia" della spesa sociale dell'ultimo triennio. Fornire quindi dati oggettivi sul presente a tutti, in modo da essere base comune per la costruzione della spesa del 2015. Per cui nel caso si debbano effettuare dei tagli si potrà valutare con più conoscenza sul dove e come tagliare.
Complessivamente la spesa per i servizi sociali è rimasta invariata negli ultimi anni, attestandosi intorno a € 2.500.000, di cui una parte provenienti da fondi nazionali, regionali e provinciali.
I 2,5 milioni di spesa per il sociale di Novate sono così ripartiti: 34% infanzia, 26% Disabili, 24% Anziani, 10% Minori, 6% Famiglie.
Queste percentuali sono abbastanza stabili negli ultimi 3 anni, mentre negli anni precedenti vi era una quota maggiore di spesa per i minori, oggi assorbita esclusivamente dall’infanzia.
Restando su riflessioni di carattere generale si è notato un buon intervento in ambito sociale del nostro comune, che copre tantissime aree di cui molti cittadini non sono sicuramente neppure a conoscenza (sarebbe utile pubblicizzare meglio l’operato di questa maggioranza, altrimenti si corre il rischio di essere giudicati solo per le cose che appaiono, le quali molte volte potrebbero essere solo una piccola parte di tutto il lavoro svolto).

Più specificatamente segnaliamo i servizi oggi erogati dal Comune:
  • Servizio prima infanzia (nidi pubblici e nidi paritari)
  • Servizio minori (interventi per la tutela, gestione minori con procedimenti penali, minori in comunità, affidi, assistenza domiciliare ….)
  • Servizio adulti (assistenza economica, pasti per indigenti, emergenze abitative, assistenza immigrati ….)
  • Servizio disabili (inserimento in strutture residenziali, assistenza educativa, assistenza domiciliare, trasporto, attività motorie, mediazione al lavoro ….)
  • Servizio anziani (inserimento in RSA, assistenza domiciliare, pasti e pasti a domicilio, trasporto presso strutture sanitarie, teleassistenza vacanze ….)

Riceviamo e Pubblichiamo... E-news dicembre 2014



Liberamente tratto dalla E-news di Matteo Renzi

È legge il JobsAct.
E forse non tutti credevano che ce l'avremmo fatta. In nove mesi, nove, un provvedimento così importante è stato discusso, analizzato, sviscerato. E finalmente approvato dalle Camere. In un anno le persone che lavorano sono aumentate di circa 122.000 unità. Ma per recuperare il milione di posti di lavoro che è stato perso da chi ci ha preceduto occorre fare di più. E più veloce.
È legge il rientro dei capitali dall'estero.
Chi mi sopporta da anni ricorda quante volte avevo promesso - durante le primarie del 2012, soprattutto - che questo sarebbe stato atto fondamentale di un nostro eventuale governo. Possiamo dirlo, siamo quelli che mantengono le promesse: e vedrete che il rientro dei capitali sarà molto più consistente di quello che è stato per adesso ipotizzato.
La legge di stabilità è stata approvata alla Camera.
Adesso siamo al Senato: una riduzione di tasse per 18 miliardi di euro e il maggiore stanziamento per il sociale e per la scuola.
Passo in avanti sulle crisi aziendali.
Abbiamo contribuito a chiudere diverse crisi aziendali, dalla Ast di Terni fino alla Lucchini di Piombino, dall'Eni di Gela fino alla Ferriera di Trieste.
Lo spread è sceso sotto i 120.
Continua a scendere lo spread, ma essendo buona notizia, non va oltre i trafiletti. Solo per ricordare: eravamo a 200 nove mesi fa.
Abbiamo vinto le Regionali.
Certo, la discussione si è incentrata sull'astensione in Emilia Romagna dove pure ha vinto Bonaccini del PD. Ma resta il fatto che in nove mesi il PD ha riconquistato Sardegna, Piemonte, Abruzzo, Calabria. Può dunque far sorridere che qualcuno abbia preso spunto da questi risultati per fare polemica interna e chiedere il congresso anticipato del PD. Ma questo è il momento di lavorare,non di raccogliere provocazioni.
Abbiamo accelerato su riforma elettorale e costituzionale.
Ci siamo dati come scadenza il 31.1. 2015 per la seconda lettura. Chi vuole ritardare sappia che in ballo non c'è solo una riforma, ma la credibilità della classe politica. E mai accetterei che i frenatori blocchino il cambiamento, costi quel che costi.

Dove sta il PD?


Dalla parte dei più deboli, dalla parte della speranza e della fiducia in un futuro che va costruito insieme.
Non credo sia il caso, qui e ora, di discutere di pantheon e di storie, ognuno ha i suoi riferimenti, le persone che ci hanno ispirato nella azione politica.
Dico solo che nel PD hanno tutti cittadinanza alla pari, così come le tradizioni, le esperienze, le parole che ognuno di noi porta dentro questo progetto che è collettivo e anche personale perché riguarda nel profondo ognuno di noi, e non perché come vorrebbe chi ci vuole male c'è un uomo solo al comando. Quella del Pd è una sfida plurale, un progetto condiviso da milioni di persone, non la tigna di un individuo.
Ed è per questo, però, che non possiamo permetterci di restare fermi a un passato glorioso, ma rivitalizzarlo ogni giorno cambiando, trovando soluzioni concrete ed efficaci a problemi che si trasformano e che riguardano da vicino la vita delle persone.
Matteo Renzi  renzi32

dalla Lettera di Matteo Renzi al direttore de “la Repubblica”

 ... di seguito testo integrale: 

La mia sinistra non ha bisogno di esami del sangue

Partecipazione & Trasparenza. Al via la Consulta comunale RHO – MONZA



In Commissione Gestione del Territorio si è aperto un confronto sul tema RHO – MONZA e le inevitabili ricadute che si avranno sul nostro territorio comunale. Era presente il Responsabile Unico del Progetto di Autostrade per l’Italia, concessionario del lotto 3 che comprende i comuni di Baranzate, Bollate e Novate.
Il RUP ha confermato la disponibilità dei fondi necessari, 55 milioni, per costruire l’attraversamento sotto la ferrovia e per mettere in trincea il tratto autostradale che partirà all’altezza della rotatoria di Bollate (zona supermercato Famila)  fino a Cascina del Sole. E’ stato sottolineato che comunque questo lotto verrà  realizzato soltanto a EXPO terminato; infatti per tutto il periodo della manifestazione i cantieri saranno bloccati. 
I lavori sembrano ben avviati e dovrebbero concludersi entro Marzo 2015. Al termine dell'intervento del Rappresentante di Autostrade sono stati posti alcuni quesiti dai componenti della commissione, da alcuni cittadini in veste privata e in rappresentanza di associazioni ambientaliste. L'intervento è stato completato dal tecnico comunale che ha relazionato in merito la realizzazione delle complanari alla autostrada con relativo sistema viabilistico di raccordo con l'esistente.
Sono stati evidenziati alcuni aspetti importanti di viabilità sostenibile affiancati ad un'opera che presenta alcune criticità nell'immediato, per lo più legate allo smog prodotto dai veicoli che transiteranno nella zona. E’ stata altresì tracciata una nuova via ciclopedonale che collegherà il sito EXPO di Rho – Pero con la città di Novate, inserendola in un sistema ciclabile più ampio collegato con i parchi a nord di Milano. Le obiezioni da parte dei cittadini hanno riguardato principalmente il controllo della qualità dell'aria , i costi e la gestione delle vasche di laminazione correlate all'opera atte a contenere possibili esondazioni del torrente Pudiga (che proprio nei giorni scorsi ha causato danni e disagi anche all’interno del nostro territorio).
Proprio l’attenzione verso i cittadini e al loro desiderio di partecipazione è stato il motivo per cui i partiti di maggioranza PD, NOVATE PIU’ CHIARA e VIVIAMO NOVATE hanno deciso collegialmente di istituire una Consulta ad hoc a tempo determinato, cioè fino a completamento dell’infrastruttura, denominata per l’appunto “RHO – MONZA” che dovrà seguire passo dopo passo i lavori
Sarà un momento di condivisione tra Amministrazione comunale e cittadini al fine di raggiungere un importante obiettivo.

#LaBuonaScuola e #ScuolaNuova a Novate


E così la prima “uscita pubblica” della nostra Associazione è andata in archivio. La serata su #LaBuonaScuola ha avuto un riscontro molto positivo in termini di:
  • Partecipazione, con più di 50 persone presenti, equamente distribuite tra addetti ai lavori (insegnanti e presidi) e cittadini qualsiasi
  • Qualificazione della proposta da parte di Marco Campione, il relatore del MIUR
  • Qualificazione delle domande e degli interventi dei partecipanti, tutte molto pertinenti e mirate alla comprensione e all’approfondimento costruttivo dei temi de #LaBuonaScuola.
Non era facile sintetizzare in due ore la quantità e la complessità, anche tecnica, delle questioni messe in campo dal documento governativo. Eppure crediamo che sia emerso con chiarezza come tutti gli interventi sono stati pensati e programmati in modo organico e, soprattutto, avendo ben presente che i principali beneficiari devono essere gli studenti e che la riforma della scuola è la prima leva per una riforma e una rinascita del Paese. Solo se rimettiamo i giovani e le politiche scolastiche al centro delle politiche istituzionali, economiche e sociali, riusciremo a far ripartire l’Italia.
E’ in questo quadro che vanno letti il piano straordinario di assunzione di quasi 150mila insegnanti nel 2015, con la restituzione alla scuola dei 65mila tagliati dalla Gelmini, la formazione obbligatoria, la valutazione delle scuole, degli insegnanti e della didattica, l’autonomia scolastica, l’alternanza scuola lavoro, la revisione di carriera e stipendio con la valorizzazione del merito e delle capacità.
Seppur incidentalmente, il dibattito su #LaBuonaScuola ha incontrato anche l’importantissimo tema locale della costruzione del nuovo plesso delle elementari di Via Brodolini. Marco Campione ha ribadito quali sono stati i criteri guida che hanno portato allo sblocco dal Patto di stabilità da parte del Governo Renzi dei 2,1 milioni di euro a favore della nostra Amministrazione comunale. In particolare sono state beneficiate opere immediatamente cantierabili e per le quali esisteva già un progetto da parte dei Comuni. In sostanza questo significa che entro la fine del 2014 è assolutamente necessario che l’Amministrazione abbia concluso tutti passaggi relativi alla finalizzazione del progetto (bando di gara, assegnazione e spesa dei primi 75mila euro per la progettazione). Il fatto che ad oggi, a fronte di vincoli e scadenze ben note a tutti da tempo,  nessuno di questi passaggi sia stato ancora avviato, ha portato Marco Campione ad affermare che il Comune di Novate –in particolare gli assessorati competenti (Istruzione e Territorio)- stia arrivando alla prima scadenza un po’ troppo lungo. Dai allora! Mettiamocela tutta tutti, perché Novate non può sprecare un’occasione così importante come #lanuovascuola!

Riceviamo e Pubblichiamo... E-news novembre 2014






Liberamente tratto dalla E-news di Matteo Renzi
Restituire fiducia ai cittadini e alle imprese
Uno potrebbe replicare: crescita, austerità, rigore, investimenti. Ma questi argomenti a cosa servono nella vita quotidiana di tutti i giorni? Cosa cambiano agli italiani? Poco in teoria, molto nella pratica. Se riusciremo a spostare l'attenzione dall'austerità alla crescita, cambiando il paradigma economico dominante di questi anni di crisi, la ricaduta sulla vita quotidiana delle persone in termini di posti di lavoro e capacità di spesa sarà evidente. Qualcosa piano piano si sta muovendo: nei sei anni 2007-2013 l'Italia ha perso poco meno di un milione di posti di lavoro. Negli ultimi sei mesi abbiamo recuperato poco più di centocinquantamila. Ancora poco, sia chiaro. Ma è un primo segno di inversione di tendenza che va incoraggiato innanzitutto attraverso le riforme (e quando la cortina fumogena del dibattito ideologico si abbasserà, vedrete che in molti guarderanno al Jobs Act per quello che è: un provvedimento che non toglie diritti, ma toglie solo alibi. Toglie alibi ai sindacati, toglie alibi alle imprese, toglie alibi ai politici). Le riforme non bastano. Occorre investire sull'export (nonostante le sanzioni alla Russia abbiano picchiato forte su una parte importante della nostra economia i dati ci consegnano un quadro molto positivo: a settembre più 7,4% rispetto allo scorso anno) e occorre soprattutto la più grande riforma, che consiste nel restituire fiducia ai cittadini, alle imprese, agli italiani. Questo è il lavoro più faticoso che stiamo facendo, ma è anche il più bello. Più giri per il mondo, più ti rendi conto che l'Italia ha tutto per tornare a essere protagonista. Ma deve crederci per prima lei. E io non mi stancherò mai di ricordare a noi stessi chi siamo e cosa dobbiamo tornare a essere. 

Legge di stabilità 2015
La legge di stabilità 2015  si sta occupando esattamente di restituire fiducia. Si riducono le tasse in modo stabile e strutturato, a partire dalla stabilizzazione degli 80 euro e dalla riduzione delle imposte per chi crea lavoro.  La approveremo definitivamente nelle prossime settimane ma quello che deve essere chiaro fin da adesso è che dal 2015 sarà più facile assumere e più conveniente dal punto di vista economico. Abbiamo cercato di sottrarre la legge di stabilità alla competenza esclusiva degli addetti ai lavori coinvolgendo i cittadini anche se so che non è semplicissimo addentrarsi nell'elenco dei commi e degli emendamenti. Ma chi volesse dare un occhio alle linee di indirizzo e dirmi che ne pensa mi fa un piacere: matteo@governo.it

Solo cambiando la scuola si cambia un Paese
Nel frattempo la consultazione su come cambiare la scuola partendo dal basso e non con progetti di riforma imposti dal governo ha visto una partecipazione molto positiva. 1 milione e trecentomila accessi, 200.000 cittadini attivi, 2.000 dibattiti sul territorio. Devo confessare che non mi accontento. La riforma della scuola deve diventare oggetto di dibattito ancora di più, ovunque. Perché solo cambiando la scuola si cambia un Paese. Gli economisti e gli esperti dibattono spesso di misure per la crescita: bene, personalmente ritengo che non ci sia una misura più importante dell'investimento educativo, sul capitale umano. Ho partecipato ad alcuni dibattiti, anche televisivi, sull'argomento. Mi colpiscono due approcci diametralmente diversi. Il primo, minoritario, è tipico di quella parte dei professori che contestano l'introduzione di criteri di merito e - in fin dei conti - dicono che è stato un errore aver aperto la consultazione su "La buona scuola" a tutti. Chi di voi ha seguito Porta a Porta di qualche giorno fa ha ben presente di cosa stia parlando. Il secondo, largamente maggioritario, è quello di chi ci crede. Quello dei prof, dei presidi, ma anche dei genitori e dei ragazzi, e che si fidano del nostro tentativo di cambiare le cose. Ed è pronto ad accettare con curiosità e passione una discussione vera. Adesso tocca a noi. I soldi li abbiamo messi in legge di stabilità, come promesso. Gli strumenti legislativi sono pronti, adesso si può provare finalmente a partire anche in Parlamento con la riforma più seria e più importante: quella che riguarda il futuro dei nostri figli.

Idee e proposte per una NUOVA SCUOLA...



Che scuola avranno i nostri figli e i nostri nipoti?
Sarà ancora una scuola dove spesso gli insegnanti cambiano ad ogni inizio di anno?
Sarà una scuola che mette tutti nelle condizioni di essere premiato solo per capacità e merito?
Sarà al passo con i rapidi cambiamenti del mondo e delle tecnologie?
Sarà veramente una scuola connessa col mondo del lavoro?
Sarà una scuola con più risorse?

...e tante, tante altre domande

Proveremo a rispondere
LUNEDI' 24 NOVEMBRE
con Marco Campione

La prima fase del percorso verso #labuonascuola, il progetto di riforma della scuola italiana del Governo Renzi, si è conclusa.
Incontri, dibattiti e proposte in tutta Italia e sul web, dove sono state aperte 16 “stanze” con più di 2500 propost e quasi 40mila “partecipanti”, hanno animato la discussione. Anche Novate e Partecipa Adesso saranno protagoniste di questo percorso di approfondimento. Avremo il piacere di ospitare Marco Campione che ha avuto un ruolo determinante nella scrittura de La Buona Scuola come collaboratore (Capo della Segreteria) dell’ex Sottosegretario all’Istruzione.

C'è una PIAZZA che protesta e una che PENSA e COSTRUISCE...


Anche quest'anno abbiamo partecipato alla Leopolda... ne avrete sicuramente sentito parlare sui giornali e dai media, magari con qualche visione semplicistica o distorta
Ma cos'è? La Leopolda è una vecchia stazione ferroviaria di Firenze in disuso da anni, utilizzata ormai solo per eventi di vario tipo.  Dal 2010 è diventata il simbolo dell'iniziativa politica proposta da Matteo Renzi e da tutti quelli che con lui hanno voluto credere in un progetto di rinnovamento del paese. Evento politico, ma non partitico; nessuna bandiera presente per dire che tutti sono invitati, per andare oltre i confini di un solo partito, per aprire oltre... ecco perchè non si può considerare un incontro di una "corrente" di partito.
Tre giorni di approfondimenti, confronto, dibattito, dialogo e ascolto....
C'è chi ha definito la Leopolda un posto "dove si cercano SOLUZIONI e non dove ci si LAMENTA e basta".
Per noi parteciparvi è sempre stato un momento di formazione politica e di confronto importantissimo, interventi di elevato livello e la possibilità di confronto e ascolto attivo proposto con diverse modalità che passano dall'intervento dal palco (4 minuti a testa) ai tavoli di confronto (veri e propri laboratori di pensiero).
Tra le tante suggestioni e diversi interventi proponiamo alcuni stralci:
Matteo Renzi
«Non consentiremo a quella classe dirigente di riprendersi il partito e riportarlo dal 41% al 25%, né al museo delle ceneri»
La ministra delle Riforme Maria Elena Boschi
«Per me la Leopolda è un luogo fondamentale. Qui ho cominciato come volontaria, mi sento a casa. Ho giurato sulla Costituzione che avrei svolto il mio lavoro con onore. Questo significa vedere approvata una legge elettorale che garantisca la governabilità ed elimini il ricatto dei piccoli partiti. Così come portare a termine la riforma costituzionale. Onore per me è far parte di una storia, di una comunità di persone appassionate».
Il ministro del Lavoro Giuliano Poletti, tra i più criticati dalla sinistra del Pd, dopo le polemiche su Jobs Act e articolo 18. «Oggi c’è un Italia stanca. Bisogna immaginare qualcosa di profondamente diverso, basta pensare al passato e a quello che c’è. Su 100 contratti di lavoro stipulati negli ultimi anni, 80 sono stati di tipo precario. Ci vuole il contratto di lavoro a tutele. E dobbiamo cambiare la nostra idea di impresa, basta dualismo tra economia e società».
Il vicesegretario del partito Debora Serracchiani è tornata sulla sfida a distanza con la piazza Cgil: «Grande rispetto, ma basta con la scissione dell’atomo a sinistra. Dobbiamo produrre energia. Solidarietà, lavoro e uguaglianza non sono solo le parole della piazza della Cgil. Sono anche le nostre parole. Qualcuno nel partito non ha capito che gli imprenditori non sono padroni. Grande rispetto per quella piazza, ma evitiamo lo scherno, evitiamo la politicizzazione».
Da Bonaccini candidato governatore dell’Emilia-Romagna  un invito all’unità: «Lancio un appello a chi litiga nelle piazze: il terremoto in Emilia ci ha fatto capire che quando operai e imprenditori si rimboccano le maniche insieme anche le battaglie più dure possono essere vinte».

POLI' e MERIDIA, si va verso le dismissioni...


Il Comune di Novate ha deciso di uscire dalla gestione sociale di Meridia e di CIS entrambe società partecipate.
Si tratta di aziende di diritto privato a partecipazione pubblica in grado di fornire  pluralità di servizi e capaci di operare sul mercato anche in condizioni di liberalizzazione. Tale forma societaria è stata introdotta stante l’avvertita necessità di fronteggiare la complessità della gestione di aziende aventi finalità pubblica con criteri di managerialità ed efficienza. Dunque, le amministrazioni si sono trovate a svolgere funzione di azionista, di titolare e di responsabile dei servizi resi. Tre sono le società partecipate dal Comune di Novate : CIS – POLI’  -  MERIDIA  -  ASCOM. Per due, è stato deciso l’avviamento delle procedure di dismissione della partecipazione pubblica.

Il CIS – Centro Integrato Servizi –  che si occupa dei servizi natatori presso il “centro Polì” e della divulgazione, della promozione e della pratica di ogni attività sportiva, con capitale interamente pubblico conferito al 100% dal comune, è stato posto sul mercato. Le opzioni di dismissione che sono state prese in considerazione sono sostanzialmente due: la cessione della totalità delle quote o del ramo di azienda inerente l’attività operativa. L’operazione è  vincolata alla sottoscrizione di un contratto di servizio che consenta di continuare l’erogazione dei servizi, senza penalizzazioni per i novatesi. La motivazione dell’abbandono della gestione diretta dei servizi del centro deriva dal sostanziale accumulo di debiti creatosi prima del 2009 ovvero quando l’attuale sindaco non ricopriva ancora la carica di primo cittadino.
Nel corso degli ultimi anni, l’amministrazione di centro sinistra è intervenuta più volte dal punto di vista societario, gestionale e di capitale, al fine di tutelare l’azienda. Il CIS è stato trasformato da spa a società sportiva dilettantistica; è stato acquisito al patrimonio comunale il centro polifunzionale per confermarne la natura pubblica dell’intero impianto e per salvaguardare l’investimento pubblico sull’opera; è stato preso in carico ed estinto il mutuo gravante sulla struttura da parte del comune, garantendo un risparmio pari a 2.760.000 euro di interessi. In effetti, c’è stato un miglioramento della gestione corrente che, però, non ha permesso di coprire il buco iniziale.

L’altro ente in procinto di essere ceduto è Meridia.  Costituita dalla giunta Silva nel 2004 tra Comune e IGM, si occupa di ristorazione. Nel 2005 decide di esternalizzare i servizi di refezione scolastica, affidandoli appunto alla società. L’idea era quella di allargare il bacino dell’utenza, per rendere vantaggiosa l’offerta della partecipata nel campo della ristorazione. Tuttavia, i previsti incrementi di clientela non avvengono e, alla fine del 2007, il socio privato decide di vendere la propria azienda a una multinazionale che subentra nella partecipazione maggioritaria. Ora avviene che la multinazionale può decidere come gestire il proprio business, senza necessariamente tenere in conto le esigenze della cittadinanza. L’attuale amministrazione non ritiene strategico il mantenimento della quota minoritaria del 49%.
Evidentemente la conservazione della quota di partecipazione in Meridia non produce per il comune  servizi strettamente connessi al perseguimento delle finalità istituzionali né emergono nello statuto della società partecipata attività sociali annoverabili fra i servizi di interesse generale di stretta competenza dell’ente locale. Del resto, l’annunciato intervento legislativo del governo influenzerà sicuramente il riordino complessivo delle partecipazioni degli enti locali nel senso di favorire le dismissioni azionarie soprattutto in ragione di partecipazioni non fondamentali. L’elemento di rilevante importanza per la pubblica amministrazione verso l’attività di Meridia è certamente relativo alle politiche tariffarie e di qualità del servizio. Gli aspetti in parola sono, e resteranno, in ogni caso tutelati, in quanto disciplinati dalla formalizzazione di un contratto di servizio fra l’ente economico e quello istituzionale.

24 novembre "La Buona Scuola" a Novate

Cara amica, caro amico,
la scuola italiana sta finalmente ritornando al centro del dibattito politico a seguito della presentazione del progetto di riforma significativamente chiamato La Buona Scuola.
Era ora! 
Un progetto che più che una riforma ambisce ad essere un nuovo patto educativo su cui fondare la rinascita del Paese.
Per chi come noi ha sempre pensato che il futuro di una nazione e dei nostri figli sia indissolubilmente legato ad una scuola che dia opportunità a tutti, che non lasci indietro nessuno, che premi il merito e sia il trampolino di lancio verso il mondo, è sembrato normale portare tra la gente la voglia di ascoltare, di parlarne e di discuterne. 
Avremo l'occasione di farlo lunedì 24 novembre prossimo alle ore 20.45 nella Sala consiliare del Comune di Novate insieme a Marco Campione del Ministero dell'Istruzione.
Ci farebbe molto piacere averti tra i nostri ospiti!
Allora ... a presto!

Una TESSERA finta in meno e un'IDEA in più


E’ molto attuale la “nuova” querelle in casa PD sul tesseramento che, secondo quanto riportato da La Repubblica all’inizio di ottobre, avrebbe subito un tracollo verticale nell’anno in corso.
Tralasciando la questione specifica in sé e le relative smentite del Vice Segretario Lorenzo Guerini, nonché le strumentalizzazioni sia del quotidiano autore del presunto scoop che quelle di chi, all’interno del Partito, è alla ricerca di improbabili rivincite nei confronti di Matteo Renzi, ci sembra che l’aspetto che merita maggiore attenzione sia quello strettamente connesso al tesseramento, ovvero quale idea di partito abbiamo e vorremmo che stesse dietro al PD e al tesseramento stesso.
Prima di tutto va ricordato che il modello storico di rappresentanza e militanza partitica e politica è in profonda crisi e non da quando Renzi è il Segretario del PD: siamo passati dai vari milioni di iscritti al PCI e alla DC ai 500mila del 2012. Più in generale la partecipazione alla vita sociale del Paese passa sempre meno dai partiti organizzati. E questi sono fatti che nessuno può ignorare. Al di là di quanto enunciato nello Statuto (... il PD è un partito di iscritti ed elettori - ndr), è ancora diffusa tra molti tesserati di lungo corso, casomai ex PCI o ex DC, l’idea della preminenza e della superiorità dell’iscritto rispetto all’elettore.
Certamente il contributo che gli iscritti danno al Partito è fondamentale in termini di presidio dei territori, organizzazione e gestione di feste, iniziative pubbliche etc. Ma le idee e i programmi politici si realizzano solo vincendo le elezioni e, per vincere le elezioni, sono necessari gli elettori, i quali non possono essere considerati solo alla stregua di merce di scambio sul mercato elettorale.
Gli elettori sono portatori di idee, di aspettative e di contributi che un partito come il PD non deve fare l’errore di tenere ai margini  della propria vita politica. Da questo punto di vista lo strumento delle Primarie aperte ha rappresentato per l’Italia e l’Europa una innovazione importantissima, anche se non capiamo fino in fondo perché il ricorso a tale strumento per le scelte interne al partito sia limitato ai soli livelli nazionale e regionale.
Purtroppo esiste ancora una sinistra conservatrice che ha in mente l’aristocrazia degli iscritti contrapposta al popolo bue che serve solo in funzione elettorale; fa niente che idee e programmi debbano essere condivisi, in tutti i sensi, con la maggioranza degli elettori affinché diventino proposte vincenti ed efficaci per la risoluzione dei problemi del Paese. A questa sinistra conservatrice chiediamo: è più importante la supremazia del partito in quanto tale o quella del Paese che vede il partito come un mezzo e non un fine?
Ci sembrano allora quanto mai attuali le parole di un anno fa di Matteo Renzi:
“Nell’epoca dell’appartenenza sempre meno solida c’è bisogno di un partito diverso: non so se sarà pesante o leggero, però sarà un partito pensante”.
In altre parole, sempre citando Renzi,
meglio una tessera in meno e una idea in più.

Sarà vera Partecipazione?

Ne avevamo già dato notizia a luglio sul numero 1 della nostra newsletter. Stiamo parlando dello sblocco di circa 2 milioni di euro da parte del Governo Renzi nell’ambito dell’operazione #scuolenuove a favore del Comune di Novate per la costruzione della scuola di via Brodolini.
Adesso stiamo entrando in medias res con la definizione del progetto e l’avvio del cantiere la prossima estate. Per una associazione come la nostra che, a partire dal nome, vuole fare della partecipazione attiva della cittadinanza un cavallo di battaglia dell’azione politico-amministrativa, è fondamentale che si arrivi ad avere una nuova scuola seguendo un percorso che coinvolga tutti i soggetti che, per competenze e interessi vari, abbiano idee e suggerimenti da portare all’attenzione di chi alla fine dovrà materialmente realizzare l’opera.
Compatibilmente con le risorse disponibili, ci aspettiamo che l’Amministrazione Comunale ascolti e tenga conto di quanto avranno da dire coloro che la scuola la fanno e la vivono ogni giorno: dirigenti, insegnanti, genitori, e, last but not least, alunni. Infatti, non dimentichiamoci mai che gli spazi fisici di una scuola e il cosa e come si fa scuola, in una parola la didattica, sono elementi correlati tra loro. Ferme restando le differenze tra i sistemi scolastici, solo per dare un’idea di cosa stiamo parlando e dell’importanza di questo legame, guardate un po’ cosa si inventano in Danimarca. Sempre a questo proposito esistono poi delle linee guida ministeriali aggiornate nel 2013 che legano sempre più l’edilizia scolastica agli aspetti della sicurezza e dell’innovazione digitale. Tutti questi e altri ancora sono aspetti che coloro che vivono la scuola conoscono bene e rispetto ai quali avranno sicuramente qualcosa da suggerire ai nostri amministratori. Visto anche il recente insediamento della nuova Commissione consiliare per la Partecipazione, crediamo che essa possa svolgere una funzione di snodo e di coordinamento di questo percorso di coinvolgimento che oseremmo definire di progettazione partecipata.
Speriamo quindi che i nostri amministratori non si lascino sfuggire una occasione così bella e importante per tutta la comunità novatese.

Giunta Guzzeloni: atto di indirizzo sui primi CENTO GIORNI...

Nei primi cento giorni dall’insediamento del nuovo Consiglio comunale, la maggioranza si era impegnata in campagna elettorale ad avviare 10 progetti di cui la giunta ha dato conto con una propria delibera. Si tratta di uno stato avanzamento lavori che riportiamo qui di fianco. Lasciamo ai lettori una valutazione di quanto sia stato concretamente realizzato e quanto resta ancora da fare.
I relativi progetti sono stati presentati nelle competenti commissioni consiliari.

INFO dalle Commissioni Consiliari

La commissione promozione sociale ha trattato i temi del tavolo famiglie, dello spazio di aggregazione per gli anziani e del centro polifunzionale per le famiglie.
E’ stato evidenziato come il tavolo famiglie costituisce il luogo di discussione privilegiato fra le associazioni presenti sul nostro territorio per capire quali sono le problematiche emergenti e per dare a loro una risposta. La collaborazione fra cooperative, associazioni e parrocchie ha dato vita al centro polifunzionale per le famiglie, inaugurato alla fine di settembre.
Inoltre, è stato comunicato che dal prossimo novembre sarà attivo lo Spazio anziani in via Repubblica 15 che si caratterizzerà per la messa a disposizione di un luogo che consenta alla popolazione in età senile di incontrarsi e svolgere delle attività ricreative.
 
Novità assoluta di questo mandato è, e resta, la commissione partecipazione, comunicazione e bilancio partecipativo.
Nella prima riunione si è occupata dei problemi connessi alla trasmissione audio e video del Consiglio comunale, della comunicazione istituzionale e del bilancio partecipativo quale priorità del programma elettorale. A tale ultimo proposito, si è dato conto di quella che sarà la costruzione di un percorso sperimentale che giunga al bilancio partecipativo nell’autunno 2015. Il bilancio partecipativo si avvia con la semplificazione della lettura e dell’impostazione del bilancio, per arrivare a un vero e proprio bilancio concordato con la popolazione, dopo avere incontrato la cittadinanza per spiegare come si redige un bilancio.

Per il resto, la delibera della giunta puntualizza come ogni ambito del programma delle prime dieci decadi di governo della città è stato impostato in coerenza con i termini e i contenuti indicati dalla coalizione uscita vincente dalle elezioni.

Temi etici: un primo passo...

Il nostro Consiglio comunale, nella seduta del 30 settembre ultimo scorso, ha approvato l’ordine del giorno presentato dal Partito Democratico nonché una mozione a firma dei Cinquestelle emendata su indicazione del PD, in materia di D.A.T., acronimo che vuol dire Dichiarazione Anticipata di Trattamento.
La Dichiarazione Anticipata di Trattamento consiste sostanzialmente in una disposizione inerente la volontà di essere sottoposti o meno a trattamenti medici in caso di sopraggiunta incapacità psichica.
Si tratta in poche parole del Testamento Biologico.
L’ordine del giorno ha ad  oggetto la richiesta rivolta al parlamento di prodigarsi per approvare un testo di legge che vada a regolare il cosiddetto “fine vita”.
La mozione emendata impegna invece la giunta a implementare un registro in cui si può indicare il luogo e il soggetto depositario della D.A.T. In origine, la mozione obbligava l’amministrazione anche ad autenticare e raccogliere i testamenti biologici.
Il Partito Democratico ha invece ritenuto di limitare la funzione del registro, derubricandolo ad un elenco pubblico di raccolta della volontà dei cittadini di affidarsi al D.A.T.
Su questa base, si è giunti a un accordo con il movimento sottoscrittore della mozione. Nella sostanza, si è voluto fornire un servizio alla comunità novatese, senza assegnare al comune alcuna funzione che si ponesse in contrasto con l’ordinamento.
Il comune di Novate Milanese, in pratica, avrà un registro nel quale il cittadino potrà indicare dove e presso chi ha depositato una dichiarazione anticipata di volontà sul trattamento sanitario che vorrebbe consentire nel caso di perdita di coscienza permanente.
In attesa dell’auspicata legge sul testamento biologico, per le famiglie e i curanti sarà dunque più agevole verificare l’esistenza di eventuali dichiarazioni anticipate di trattamento. predisposte dal paziente.
L’approvazione del registro, si pone altresì l’obiettivo di stimolare il legislatore a regolamentare finalmente la materia. Come spesso  è accaduto  nella  storia del nostro paese, i cambiamenti si sono realizzati solo grazie alle spinte provenienti dal basso.