C'E' CHI DICE NO #noopennoparty...


Ricordate? Nel secondo numero di StartUp Novate esponevamo le nostre ragioni a favore della partecipazione di tutti gli elettori del Partito Democratico alla scelta dei nuovi membri del Coordinamento e del Segretario novatesi. Ebbene, così non sarà. Nonostante la proposta “open” presentata da Saverio Basile e Alessandro Radaelli, il Coordinamento uscente ha deciso di riservare ai soli iscritti tale scelta. Si tratta di una decisione che appare tanto più paradossale sul piano politico, se solo si tiene conto del fatto che attualmente gli iscritti al PD di Novate sono circa 70 (settanta, avete capito bene) a fronte di più di 5000 novatesi, il 45% dei votanti, che alle Europee della scorsa primavera hanno voluto dare il proprio voto al PD. Qualcuno preferisce lasciare nelle mani di uno 0,6 per cento la scelta della linea politica e dei dirigenti del partito che rappresenta quasi la metà dei novatesi e che esprime Sindaco, Vice-Sindaco, tre Assessori su cinque e la metà dei Consiglieri comunali. Peccato! Il rinnovamento, che a livello nazionale si sta facendo strada grazie al lavoro di Matteo Renzi e di tante persone che si riconoscono nel suo progetto politico, a Novate fa ancora tanta fatica a germogliare. Si è persa un'altra importante occasione di partecipazione e innovazione del quadro politico locale.
E come dice Vasco Rossi in una famosa canzone IO NON CI STO.

A volte ritornano...

Quello che segue è un articolo tratto dalla newsletter del Deputato PD Francesco Prina circolato via web nei giorni scorsi che con piacere condividiamo
Baffino : Renzi   =   Bertinotti : Prodi
Riuscirà D'Alema ad emulare Bertinotti?
D'Alema non riuscirà nella stessa operazione di Bertinotti che per due volte ha mandato a casa il Governo Prodi. È vero! allora l’Ulivo, e poi l’Unione, non erano partiti, ma coalizioni di centrosinistra dove la parte estrema aveva potere di vita e di morte. Ora per fortuna non è più così!
Renzi l'ha capito bene e pur riconoscendo che un partito, e quindi anche il PD, ha il bisogno fisiologico di un dibattito interno, non intende rinunciare alla sua Segreteria. "Baffino il magnifico” dall'avvento Renziano, è in continua ricerca di rivincita, dove giocare la parte del regista. Nulla di fatto nell'attuale PD, le vecchie logiche della ditta non riusciva far capire agli Italiani, (alla parte buona del Paese) che il Partito Democratico non è la sola evoluzione del PCI o meglio del PCI con intorno i cespugli decorativi, ma un partito nuovo a vocazione maggioritaria e governativa.
Al nostro Matteo Segretario è riuscita un'operazione politica fallita ai segretari precedenti: rendere credibile alla comunità sana e costitutiva del Paese la capacità di guida e governo del nostro partito di centrosinistra.
In versione più modernista, neanche il compagno Veltroni era riuscito sei anni or sono nell'operazione credibilità nella sfida con Berlusconi con il nuovo soggetto a vocazione maggioritaria appena fondato. Qui non vorrei scomodare quel gran galantuomo di Bersani, ottimo Ministro e pessimo leader di un partito "Nazione" quale deve essere il Partito Democratico.
Il poveretto, espressione più nobile della vecchia ditta, politicamente non ne ha azzeccata una. Ora però, buttata l'acqua sporca, caro "Baffino", il bambino lo vogliamo tenere stretto, farlo crescere  con gli opportuni consigli nel dibattito democratico interno, anche con forti e franchi confronti, ma senza organizzare fronde correntizie o assalti alla dirigenza.
Insomma la reiterata lezione dell'Ulivo ci ha insegnato una delle due grandi novità del PD: il
Segretario del partito è il leader e quindi anche capo del Governo. L'altra novità sono le primarie, dove la prossima volta invitiamo il nostro "Baffino" a candidarsi e non mandare avanti i Bersani o Cuperlo di turno.
In quanto a Bertinotti che ultimamente fa i mea culpa sui rotocalchi, consigliamo di uscire una volta per tutte dai sogni della carta patinata ed immergersi nella vera realtà del quotidiano per trasformarla.
Per fare questo, però caro Fausto, fai un fischio all'ormai depresso Vendola e compagni di SEL, affinchè siano minoranza ma stimolo interno al PD.
Se non ora quando?

La Buona Scuola ai nastri di partenza...

Che la scuola sia sempre stata considerata da Renzi e dal suo Governo uno dei principali motori per far ripartire l'Italia era chiaro fin dall'inizio. Il discorso di investitura al Parlamento lo scorso mese di febbraio e il successivo provvedimento con cui sono stati liberati 1,1 miliardi per l'edilizia scolastica (ne abbiamo parlato nella nostra prima uscita) erano già lì a testimoniarlo.
Ora è stato fatto un altro fondamentale passo in avanti, forse il più importante. Lo scorso 3 settembre il Governo ha presentato le linee guida di riforma del sistema scolastico. Si tratta in realtà di un nuovo, ambizioso patto educativo con tutti gli stakeholders del mondo della scuola (studenti, presidi, insegnanti, genitori ecc.). Ora, e fino al prossimo 15 novembre, si apre la fase della discussione e del confronto: sia attraverso questionari online che in momenti di confronto sui territori (alcuni già sono previsti nel Nord Milano), tutti potranno discutere e dare indicazioni e suggerimenti per migliorare il progetto.

La Buona Scuola in 12 punti

https://drive.google.com/open?id=0B1K1K0Vpoqjib3dRM2w0UVlPa00&authuser=0
1. MAI PIÙ' PRECARI NELLA SCUOLA
Un piano straordinario per assumere 150 mila docenti a settembre 2015 e chiudere le Graduatorie ad Esaurimento.
2. DAL 2016 SI ENTRA SOLO PER CONCORSO
40 mila giovani qualificati nella scuola fra il 2016 e il 2019. D’ora in avanti si diventerà docenti di ruolo solo per concorso, come previsto dalla Costituzione. Mai più ‘liste d’attesa’ che durano decenni.
3. BASTA SUPPLENZE
Garantire alle scuole, grazie al Piano di assunzioni, un team stabile di docenti per coprire cattedre vacanti, tempo pieno e supplenze, dando agli studenti la continuità didattica a cui hanno diritto.
4. LA SCUOLA FA CARRIERA: QUALITÀ, VALUTAZIONE E MERITO
Scatti, si cambia: ogni 3 anni 2 prof. su 3 avranno in busta paga 60 euro netti al mese in più grazie ad una carriera che premierà qualità del lavoro in classe, formazione e contributo al miglioramento della scuola. Dal 2015 ogni scuola pubblicherà il proprio Rapporto di Autovalutazione e un progetto di miglioramento.
5. LA SCUOLA SI AGGIORNA: FORMAZIONE E INNOVAZIONE
Formazione continua obbligatoria mettendo al centro i docenti che fanno innovazione attraverso lo scambio fra pari. Per valorizzare i nuovi Don Milani, Montessori e Malaguzzi.
6. SCUOLA DI VETRO: DATI E PROFILI ONLINE
Online dal 2015 i dati di ogni scuola (budget, valutazione, progetti finanziati) e un registro nazionale dei docenti per aiutare i presidi a migliorare la propria squadra e l’offerta formativa.
7. SBLOCCA SCUOLA
Coinvolgimento di presidi, docenti, amministrativi e studenti per individuare le 100 procedure burocratiche più gravose per la scuola. Per abolirle tutte.
8. LA SCUOLA DIGITALE
Piani di co-investimento per portare a tutte le scuole la banda larga veloce e il wifi. Disegnare insieme i nuovi servizi digitali per la scuola, per aumentarne la trasparenza e diminuirne i costi.
9. CULTURA IN CORPORE SANO
Portare Musica e Sport nella scuola primaria e più Storia dell’Arte nelle secondarie, per scommettere sui punti di forza dell’Italia.
10. LE NUOVE ALFABETIZZAZIONI
Rafforzamento del piano formativo per le lingue straniere, a partire dai 6 anni. Competenze digitali: coding e pensiero computazionale nella primaria e piano “Digital Makers” nella secondaria. Diffusione dello studio dei principi dell’Economia in tutte le secondarie.
11. FONDATA SUL LAVORO
Alternanza Scuola-Lavoro obbligatoria negli ultimi 3 anni degli istituti tecnici e professionali per almeno 200 ore l’anno, estensione dell’impresa didattica, potenziamento delle esperienze di apprendistato sperimentale.
12. LA SCUOLA PER TUTTI, TUTTI PER LA SCUOLA
Stabilizzare il Fondo per il Miglioramento dell’Offerta Formativa (MOF), renderne trasparente l’utilizzo e legarlo agli obiettivi di miglioramento delle scuole. Attrarre risorse private (singoli cittadini, fondazioni, imprese), attraverso incentivi fiscali e semplificazioni burocratiche.


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All'Italia serve una Buona Scuola

che sviluppi nei ragazzi la curiosità per il mondo e il pensiero critico. Che stimoli la loro creatività e li incoraggi a fare cose con le proprie mani nell’era digitale. Ci serve una buona scuola perché  l’istruzione è l’unica soluzione strutturale alla disoccupazione, l’unica risposta alla nuova domanda di competenze espresse dai mutamenti economici e sociali.
Ciò che saremo in grado di fare sulla scuola nei prossimi anni determinerà il futuro di tutti noi più di una finanziaria, o di una spending review. Perché dare al Paese una Buona Scuola significa dotarlo di un meccanismo permanente di innovazione, sviluppo, e qualità della democrazia. Un meccanismo che si alimenta con l’energia di nuove generazioni di cittadini, istruiti e pronti a rifare l’Italia, cambiare l’Europa, affrontare il mondo.
Per questo dobbiamo tornare a vivere l’istruzione e la formazione non come un capitolo di spesa della Pubblica Amministrazione, ma come un investimento di tutto il Paese su se stesso. Come la leva più efficace per tornare a crescere.
La scuola italiana ha le potenzialità per guidare questa rivoluzione.
Per essere l’avanguardia, non la retrovia del Paese.


Il CAMBIAMENTO è partito!

Così si esprimeva il presidente del Consiglio il giorno dell'approvazione in prima lettura della riforma del SENATO. Il CAMBIAMENTO tanto atteso è finalmente partito e nulla potrà arrestarlo. E intanto che l'Italia inizia a Cambiare Verso e anche in Europa inizia a farsi sentire il desiderio di un cambiamento reale, cosa succede nei territori? e da noi a Novate?

PD Novate: NO Open, NO Party...

Prossimamente a Novate si aprirà il congresso cittadino del Partito Democratico, attraverso il quale verrà scelto il nuovo Coordinatore di Circolo (quello che comunemente è conosciuto come Segretario del Partito). Il nostro auspicio è che il partito impari da quanto accaduto nel recente passato, allargando la scelta della rappresentanza interna al contributo degli elettori e non solo degli iscritti.
In fondo, è lo stesso statuto del Partito che sancisce una sostanziale parità fra iscritti ed elettori.
Lo sforzo, ora, deve essere orientato a consolidare quel forte consenso politico acquisito dal PD nell'era Renzi.
L'apertura agli elettori sicuramente rafforzerebbe il credito che i novatesi hanno voluto dare al PD con la recente tornata elettorale. Ne gioverebbe la credibilità politica dello stesso Partito della nostra città che verrebbe fondata su un rapporto di fiducia diretto con i cittadini e si garantirebbero le migliori condizioni della sua legittimità, proprio attraverso il consenso espresso direttamente dagli elettori.
Finalmente gli elettori assumerebbero le vesti di attori protagonisti delle scelte politiche del più grande partito italiano non solo in ambito sovracomunale. L'elezione basata su un'ampia partecipazione, renderebbe il PD protagonista del cambiamento a livello locale. La logica conseguenza sarebbe un sostanziale aumento di fiducia verso il partito e chi lo rappresenta.
Verrebbero disinnescati quei sentimenti di repulsione che gran parte dell'elettorato prova verso i partiti in generale e che sono causa dell'aumento dell'astensionismo.
Indubbiamente, il voto agli elettori al congresso locale sarebbe una grande opera innovativa, improntata alla massima partecipazione dei cittadini all'interno di un processo di selezione degli organi dirigenti del partito.
La strada tracciata dai fondatori del Partito Democratico ha permesso al PD di essere finalmente protagonista della politica nazionale ed internazionale, grazie all'opportunità concessa a Matteo Renzi di partecipare  alle primarie, vincerle e  diventare presidente del consiglio.
Il solco da percorrere per chi ha profuso il proprio impegno nel dare forza a quel cambiamento portato sulla scena politica da Matteo Renzi, resta, dunque, quello di aprire il più possibile i luoghi di decisione del PD affinché esso non cada nell'errore di mantenersi autoreferenziale.
Per i motivi sopra esposti, l’Associazione Partecipa Adesso propone che il rinnovo del Coordinamento e del Segretario del Partito Democratico di Novate Milanese avvenga attraverso primarie aperte agli elettori e ai simpatizzanti.

Cronache dal Palazzo: i patti vanno rispettati...

Riportiamo di seguito il testo integrale della delibera con cui l'Amministrazione Comunale si rivale sull'Operatore nel rispetto degli accordi in relazione al recupero e riqualificazione dell'area di pertinenza ex Scuola Manzoni e dintorni (nella colonna a fianco una tabella sintetica del provvedimento).

LA GIUNTA COMUNALE Premesso che: con atto stipulato in data 01/12/2008, rep. n. 9660racc. n. 2966, è stata sottoscritta la convenzione urbanistica, in attuazione del Piano Integrato di Intervento di cui in oggetto, che in particolare, all’art.8, elenca le opere di urbanizzazione a carico dell’Operatore –Soc. xxxxxxxx R.E.- in parziale sostituzione della cessione di standards dovuti, impegnandosi ad eseguire le opere nel rispetto dei tempi concordati con l’AmministrazioneComunale; a garanzia di tutte le obbligazioni assunte dall’Operatore, è stata depositata la fideiussione n. 29464 rilasciata dalla Cassa di Risparmio di Asti in data 01/12/2008; con Determinazione Dirigenziale n. 365 del 07/06/2013 e’ stato approvato il collaudo parziale delle opere, già completate e relativa contabilità; che dall’atto di collaudo emerge un residuo a favore dall’Amm. Comunale pari ad € 261.173,45, per l’esecuzione, a cura dell’Operatore xxxxxxxxxx, che potrebbe essere utilizzato per il consolidamento della Casa Canonica del Gesio; gli artt. n.ri 7 e 12 della richiamata Convenzione,prevedono anche l’acquisizione della cabina Enel posta a confine dell’area d’intervento del P.I.I..; visto che, attraverso la ricognizione generale delle planimetrie di progetto e catastali, sono emerse delle difformità che a seguito della visita in contraddittorio hanno confermato la non coerenza dei confini del lotto assegnato; al fine di rendere coerente la documentazione agli atti e del realizzando edificio, l’Amm. Comunale con delibera di Consiglio n. 29 del 07/04/2014 ha deliberato la necessità di rettificare i confini, demandando alla Dirigente dell’Area Gestione del Territorio gli adempimenti e predisposizione degli atti: considerato che: ad oggi l’Operatore non ha ancora adempiuto a tutti gli obblighi previsti dalla convezione come di seguito elencato:
  • Acquisizione della Cabina Enel per conto del Comune per un costo pari ad € 23.100,00;
  • Rettifica dei confini catastali di proprietà con relativa acquisizione delle aree occupate dalla costruzione dell’edificio di via Roma;
  • Atto di cessione al Comune del porticato;
  • Costituzione di servitù di uso pubblico della piazza, verde e percorsi ;
  • Costituzione del diritto di superficie per il mantenimento del portico e della piazza, e delle grigliedi areazione del corpo dei box interrati;
  • Costituzione di atto di servitù per posa e mantenimento in sottosuolo dell’impianto di geotermia realizzato a servizio dell’edificio residenziale;
  • Servitù di accesso e utilizzo parziale della dismettenda cabina Enel;
  • Frazionamento catastale ed atto di identificazione  catastale del portico realizzato in fregio alla via Roma;
  • Accatastamento della cabina Enel interrata e frazionamento della cabina Enel da acquisire;
  • Eventuale pratica catastale in funzione della nuova destinazione d’uso della canonica del  Gesio;
ritenuto necessario per l’ Amministrazione Comunale definire i suddetti impegni e quindi  concludere il procedimento tecnico-amministrativo;  visto che: il manufatto della Casa Canonica non è oggetto delP.I.I. in questione e non ricade all’interno del perimetro dell’intervento stesso; l’Amministrazione Comunale può in virtù di nuove ed eventuali esigenze procrastinare l’intervento di consolidamento della casa canonica; considerato che gli impegni come su elencati non hanno avuto seguito per la mancanza di disponibilità dell’Operatore privato a portare a compimento quanto previsto dalla convenzione; ritenuto pertanto che l’opera di consolidamento della Casa Canonica non è oggetto del P.I.I. in questione e non è più una priorità per l’Amministrazione Comunale, si propone di richiedere all’Operatore di versare l’intero importo garantito, pari ad € 286.273,45,  comprensivo delle spese per l’acquisizione della  citata cabina Enel;

DELIBERA  di recepire quanto espresso in premessa di esprimere, quale atto di indirizzo, la volontà di incamerare nelle casse Comunali l’importo di € 286.273.45, quale residuo ancora a favore dell’Amministrazione Comunale, per i motivi sopra esposti

La NOVATE responsabile e solidale: accoglienza profughi, oltre l'emergenza...

Il Governo italiano ha cercato di distribuire sul territorio nazionale l’eccezionale afflusso di profughi che giungono in Italia scappando da guerra, carestie e miseria.
La Prefettura di Milano, che coordina e gestisce l’emergenza a livello regionale, ha chiesto l’attivazione di tutti gli Enti Locali.
Novate, attraverso la sua rete di Associazioni ed enti del Terzo Settore, si è subito mobilitata per dare il suo contributo in collaborazione con l’Amministrazione Comunale.
Riportiamo le proposte emerse nell’incontro di fine luglio tra tutte le associazioni novatesi e recepite dalla Giunta:
  1. il coordinamento tra le associazioni é garantito dai Servizi Sociali;
  2. si “adotta” un centro di accoglienza di Milano – quello di Via Guerzoni, a noi abbastanza vicino – cercando di andare incontro alle loro necessità; per ora ospita 60 persone, quasi tutti nuclei familiari, tra cui 27 bambini:
  3. i Servizi sociali definiscono con il centro i prodotti di cui i profughi ospitati hanno maggiormente bisogno (per es. prodotti per l’igiene, pannolini per bambini o altro;
  4. i Comitati Genitori preparano un volantino per sensibilizzare la cittadinanza;
  5. il Circolo ACLI stampa il volantino;
  6. SOS e Protezione Civile si sono rese disponibili a fare da punto di raccolta e selezione del materiale;
  7. nel mese di settembre potrà essere utilizzata anche la Festa dello Sport (21 settembre) come momento di raccolta dei prodotti.
Resta ancora in sospeso una questione, posta dal Prefetto in una riunione con i Comuni della provincia milanese: la necessità di reperire spazi per l’accoglienza e l’accompagnamento di quelle persone che transitano nel nostro paese per andare in altre nazioni europee e di quelle persone che decidono di fermarsi in Italia, avendo diritto all’asilo. Per questo l’Amministrazione comunale valuterà cosa fare anche alla luce delle prossime decisioni della Prefettura; visto che il Comune di Milano ha già fatto la sua parte mettendo a disposizione tutti gli spazi utilizzabili, non è da escludere che ai Comuni della Provincia venga “imposta” l’accoglienza per un certo numero di persone.