BUON NATALE e FELICE ANNO NUOVO!!



Balla LINDA, balla come sai...

La storia è cominciata male. Ma è finita peggio….

Lo scorso mese di settembre, come alcuni di voi ricorderanno, il Partito Democratico di Novate aveva avviato il percorso congressuale per la scelta del nuovo Segretario di Circolo e del Direttivo.
Sabato 6 dicembre, con il voto favorevole di 60 iscritti, 3 contrari e l’astensione di 12, è stata eletta Segretaria del Circolo Linda Bernardi. Salvatore Carbone è stato confermato Tesoriere del  Circolo, mentre gli eletti del Direttivo li trovate nella colonna a fianco.
Quello che subito salta all’occhio è la scarsa rappresentatività degli organismi dirigenti del più importante partito novatese: 4500 voti di lista raccolti alle recenti elezioni e una Segreteria e un Direttivo scelto da sole 60 persone (1,3%).
Avevamo provato a sollevare per tempo questo problema proponendo le primarie aperte a tutti gli elettori sulla falsariga di quanto avviene a livello nazionale e la risposta è stata un secco no.
Nonostante questa ennesima porta sbattuta in faccia (altre ce ne sono state prima, durante e dopo la campagna elettorale per le amministrative), abbiamo provato a costruire un percorso condiviso che portasse il PD ad avere un programma e una dirigenza che, pur con il limite di rappresentatività di un voto ristretto ai soli iscritti, fossero espressione di tutte le componenti del partito. E niente, anche in questo caso dobbiamo prendere atto che per quanto riguarda il programma siamo di fronte al nulla, mentre il problema Segreteria è stato risolto con una autocandidatura di Linda Bernardi al coordinamento locale del partito avanzata 10 giorni prima della data del Congresso, prontamente fatta propria dalla maggioranza del Direttivo uscente e trasformata in disponibilità alla guida del circolo, quando era ancora in corso un dialogo sulla eventuale presentazione di una lista unitaria portatrice di una proposta programmatica condivisa dalle varie anime del partito.
E’ stato così vanificato il lavoro svolto da alcuni per giungere a una sintesi delle varie posizioni e impedito un confronto fra le diverse idee di futura gestione del circolo.
Non sono stati nemmeno considerati i dubbi e le perplessità sulle caratteristiche politiche e sulla scarsa rappresentatività di Linda Bernardi, la quale è stata presentata come candidata senza l'illustrazione di alcun progetto di cui discutere.
E’ prevalsa, ancora una volta, la volontà di coloro che da anni hanno in mano le redini del potere politico  all’interno del centrosinistra a Novate di escludere qualsiasi elemento di novità e conservare gli equilibri esistenti. Alla faccia di quanto è successo e sta tuttora succedendo nel Paese e a Novate da un anno a questa parte!
Attenzione, però, qui non siamo in presenza di una contrapposizione tra mondo cattolico e mondo laico, tra ex DC ed ex PCI e relativi epigoni. Basta dare un’occhiata e conoscere la storia politica degli eletti per capire  che il problema non è quello, con buona pace di coloro che credono che Renzi e i suoi sostenitori siano, a tutti i livelli territoriali, solo i restauratori della balena bianca e del potere temporale dei cattolici. Qui siamo di fronte al semplice, e ostinato arroccamento di chi ha sempre gestito le leve del potere e non ha nessuna intenzione di mollarle e che al massimo cavalca strumentalmente l’onda.
Tutto questo però, per la prima volta negli ultimi anni, deve essere stato colto non solo da noi se è vero che 15 della peraltro ristretta cerchia degli aventi diritto (un quinto) ha deciso di non avallare questa operazione, senza considerare coloro che hanno scelto di non partecipare proprio.
Per fortuna il mondo e la comunità novatese non finisce e non si identifica con la porzione conservatrice del PD di Novate. Si è chiusa una fase, ma la vita, quella vera, che riguarda i cittadini e i loro bisogni quotidiani, continua e noi, con la nostra Associazione, continueremo ad esserci attivamente e, soprattutto, propositivamente.

Commissione PROMOZIONE SOCIALE: spesa sociale triennio 2012 - 2014...


L'obiettivo del secondo incontro della commissione Promozione sociale era quello di CONSEGNARE e CONDIVIDERE la "fotografia" della spesa sociale dell'ultimo triennio. Fornire quindi dati oggettivi sul presente a tutti, in modo da essere base comune per la costruzione della spesa del 2015. Per cui nel caso si debbano effettuare dei tagli si potrà valutare con più conoscenza sul dove e come tagliare.
Complessivamente la spesa per i servizi sociali è rimasta invariata negli ultimi anni, attestandosi intorno a € 2.500.000, di cui una parte provenienti da fondi nazionali, regionali e provinciali.
I 2,5 milioni di spesa per il sociale di Novate sono così ripartiti: 34% infanzia, 26% Disabili, 24% Anziani, 10% Minori, 6% Famiglie.
Queste percentuali sono abbastanza stabili negli ultimi 3 anni, mentre negli anni precedenti vi era una quota maggiore di spesa per i minori, oggi assorbita esclusivamente dall’infanzia.
Restando su riflessioni di carattere generale si è notato un buon intervento in ambito sociale del nostro comune, che copre tantissime aree di cui molti cittadini non sono sicuramente neppure a conoscenza (sarebbe utile pubblicizzare meglio l’operato di questa maggioranza, altrimenti si corre il rischio di essere giudicati solo per le cose che appaiono, le quali molte volte potrebbero essere solo una piccola parte di tutto il lavoro svolto).

Più specificatamente segnaliamo i servizi oggi erogati dal Comune:
  • Servizio prima infanzia (nidi pubblici e nidi paritari)
  • Servizio minori (interventi per la tutela, gestione minori con procedimenti penali, minori in comunità, affidi, assistenza domiciliare ….)
  • Servizio adulti (assistenza economica, pasti per indigenti, emergenze abitative, assistenza immigrati ….)
  • Servizio disabili (inserimento in strutture residenziali, assistenza educativa, assistenza domiciliare, trasporto, attività motorie, mediazione al lavoro ….)
  • Servizio anziani (inserimento in RSA, assistenza domiciliare, pasti e pasti a domicilio, trasporto presso strutture sanitarie, teleassistenza vacanze ….)

Riceviamo e Pubblichiamo... E-news dicembre 2014



Liberamente tratto dalla E-news di Matteo Renzi

È legge il JobsAct.
E forse non tutti credevano che ce l'avremmo fatta. In nove mesi, nove, un provvedimento così importante è stato discusso, analizzato, sviscerato. E finalmente approvato dalle Camere. In un anno le persone che lavorano sono aumentate di circa 122.000 unità. Ma per recuperare il milione di posti di lavoro che è stato perso da chi ci ha preceduto occorre fare di più. E più veloce.
È legge il rientro dei capitali dall'estero.
Chi mi sopporta da anni ricorda quante volte avevo promesso - durante le primarie del 2012, soprattutto - che questo sarebbe stato atto fondamentale di un nostro eventuale governo. Possiamo dirlo, siamo quelli che mantengono le promesse: e vedrete che il rientro dei capitali sarà molto più consistente di quello che è stato per adesso ipotizzato.
La legge di stabilità è stata approvata alla Camera.
Adesso siamo al Senato: una riduzione di tasse per 18 miliardi di euro e il maggiore stanziamento per il sociale e per la scuola.
Passo in avanti sulle crisi aziendali.
Abbiamo contribuito a chiudere diverse crisi aziendali, dalla Ast di Terni fino alla Lucchini di Piombino, dall'Eni di Gela fino alla Ferriera di Trieste.
Lo spread è sceso sotto i 120.
Continua a scendere lo spread, ma essendo buona notizia, non va oltre i trafiletti. Solo per ricordare: eravamo a 200 nove mesi fa.
Abbiamo vinto le Regionali.
Certo, la discussione si è incentrata sull'astensione in Emilia Romagna dove pure ha vinto Bonaccini del PD. Ma resta il fatto che in nove mesi il PD ha riconquistato Sardegna, Piemonte, Abruzzo, Calabria. Può dunque far sorridere che qualcuno abbia preso spunto da questi risultati per fare polemica interna e chiedere il congresso anticipato del PD. Ma questo è il momento di lavorare,non di raccogliere provocazioni.
Abbiamo accelerato su riforma elettorale e costituzionale.
Ci siamo dati come scadenza il 31.1. 2015 per la seconda lettura. Chi vuole ritardare sappia che in ballo non c'è solo una riforma, ma la credibilità della classe politica. E mai accetterei che i frenatori blocchino il cambiamento, costi quel che costi.

Dove sta il PD?


Dalla parte dei più deboli, dalla parte della speranza e della fiducia in un futuro che va costruito insieme.
Non credo sia il caso, qui e ora, di discutere di pantheon e di storie, ognuno ha i suoi riferimenti, le persone che ci hanno ispirato nella azione politica.
Dico solo che nel PD hanno tutti cittadinanza alla pari, così come le tradizioni, le esperienze, le parole che ognuno di noi porta dentro questo progetto che è collettivo e anche personale perché riguarda nel profondo ognuno di noi, e non perché come vorrebbe chi ci vuole male c'è un uomo solo al comando. Quella del Pd è una sfida plurale, un progetto condiviso da milioni di persone, non la tigna di un individuo.
Ed è per questo, però, che non possiamo permetterci di restare fermi a un passato glorioso, ma rivitalizzarlo ogni giorno cambiando, trovando soluzioni concrete ed efficaci a problemi che si trasformano e che riguardano da vicino la vita delle persone.
Matteo Renzi  renzi32

dalla Lettera di Matteo Renzi al direttore de “la Repubblica”

 ... di seguito testo integrale: 

La mia sinistra non ha bisogno di esami del sangue

Partecipazione & Trasparenza. Al via la Consulta comunale RHO – MONZA



In Commissione Gestione del Territorio si è aperto un confronto sul tema RHO – MONZA e le inevitabili ricadute che si avranno sul nostro territorio comunale. Era presente il Responsabile Unico del Progetto di Autostrade per l’Italia, concessionario del lotto 3 che comprende i comuni di Baranzate, Bollate e Novate.
Il RUP ha confermato la disponibilità dei fondi necessari, 55 milioni, per costruire l’attraversamento sotto la ferrovia e per mettere in trincea il tratto autostradale che partirà all’altezza della rotatoria di Bollate (zona supermercato Famila)  fino a Cascina del Sole. E’ stato sottolineato che comunque questo lotto verrà  realizzato soltanto a EXPO terminato; infatti per tutto il periodo della manifestazione i cantieri saranno bloccati. 
I lavori sembrano ben avviati e dovrebbero concludersi entro Marzo 2015. Al termine dell'intervento del Rappresentante di Autostrade sono stati posti alcuni quesiti dai componenti della commissione, da alcuni cittadini in veste privata e in rappresentanza di associazioni ambientaliste. L'intervento è stato completato dal tecnico comunale che ha relazionato in merito la realizzazione delle complanari alla autostrada con relativo sistema viabilistico di raccordo con l'esistente.
Sono stati evidenziati alcuni aspetti importanti di viabilità sostenibile affiancati ad un'opera che presenta alcune criticità nell'immediato, per lo più legate allo smog prodotto dai veicoli che transiteranno nella zona. E’ stata altresì tracciata una nuova via ciclopedonale che collegherà il sito EXPO di Rho – Pero con la città di Novate, inserendola in un sistema ciclabile più ampio collegato con i parchi a nord di Milano. Le obiezioni da parte dei cittadini hanno riguardato principalmente il controllo della qualità dell'aria , i costi e la gestione delle vasche di laminazione correlate all'opera atte a contenere possibili esondazioni del torrente Pudiga (che proprio nei giorni scorsi ha causato danni e disagi anche all’interno del nostro territorio).
Proprio l’attenzione verso i cittadini e al loro desiderio di partecipazione è stato il motivo per cui i partiti di maggioranza PD, NOVATE PIU’ CHIARA e VIVIAMO NOVATE hanno deciso collegialmente di istituire una Consulta ad hoc a tempo determinato, cioè fino a completamento dell’infrastruttura, denominata per l’appunto “RHO – MONZA” che dovrà seguire passo dopo passo i lavori
Sarà un momento di condivisione tra Amministrazione comunale e cittadini al fine di raggiungere un importante obiettivo.

#LaBuonaScuola e #ScuolaNuova a Novate


E così la prima “uscita pubblica” della nostra Associazione è andata in archivio. La serata su #LaBuonaScuola ha avuto un riscontro molto positivo in termini di:
  • Partecipazione, con più di 50 persone presenti, equamente distribuite tra addetti ai lavori (insegnanti e presidi) e cittadini qualsiasi
  • Qualificazione della proposta da parte di Marco Campione, il relatore del MIUR
  • Qualificazione delle domande e degli interventi dei partecipanti, tutte molto pertinenti e mirate alla comprensione e all’approfondimento costruttivo dei temi de #LaBuonaScuola.
Non era facile sintetizzare in due ore la quantità e la complessità, anche tecnica, delle questioni messe in campo dal documento governativo. Eppure crediamo che sia emerso con chiarezza come tutti gli interventi sono stati pensati e programmati in modo organico e, soprattutto, avendo ben presente che i principali beneficiari devono essere gli studenti e che la riforma della scuola è la prima leva per una riforma e una rinascita del Paese. Solo se rimettiamo i giovani e le politiche scolastiche al centro delle politiche istituzionali, economiche e sociali, riusciremo a far ripartire l’Italia.
E’ in questo quadro che vanno letti il piano straordinario di assunzione di quasi 150mila insegnanti nel 2015, con la restituzione alla scuola dei 65mila tagliati dalla Gelmini, la formazione obbligatoria, la valutazione delle scuole, degli insegnanti e della didattica, l’autonomia scolastica, l’alternanza scuola lavoro, la revisione di carriera e stipendio con la valorizzazione del merito e delle capacità.
Seppur incidentalmente, il dibattito su #LaBuonaScuola ha incontrato anche l’importantissimo tema locale della costruzione del nuovo plesso delle elementari di Via Brodolini. Marco Campione ha ribadito quali sono stati i criteri guida che hanno portato allo sblocco dal Patto di stabilità da parte del Governo Renzi dei 2,1 milioni di euro a favore della nostra Amministrazione comunale. In particolare sono state beneficiate opere immediatamente cantierabili e per le quali esisteva già un progetto da parte dei Comuni. In sostanza questo significa che entro la fine del 2014 è assolutamente necessario che l’Amministrazione abbia concluso tutti passaggi relativi alla finalizzazione del progetto (bando di gara, assegnazione e spesa dei primi 75mila euro per la progettazione). Il fatto che ad oggi, a fronte di vincoli e scadenze ben note a tutti da tempo,  nessuno di questi passaggi sia stato ancora avviato, ha portato Marco Campione ad affermare che il Comune di Novate –in particolare gli assessorati competenti (Istruzione e Territorio)- stia arrivando alla prima scadenza un po’ troppo lungo. Dai allora! Mettiamocela tutta tutti, perché Novate non può sprecare un’occasione così importante come #lanuovascuola!

Riceviamo e Pubblichiamo... E-news novembre 2014






Liberamente tratto dalla E-news di Matteo Renzi
Restituire fiducia ai cittadini e alle imprese
Uno potrebbe replicare: crescita, austerità, rigore, investimenti. Ma questi argomenti a cosa servono nella vita quotidiana di tutti i giorni? Cosa cambiano agli italiani? Poco in teoria, molto nella pratica. Se riusciremo a spostare l'attenzione dall'austerità alla crescita, cambiando il paradigma economico dominante di questi anni di crisi, la ricaduta sulla vita quotidiana delle persone in termini di posti di lavoro e capacità di spesa sarà evidente. Qualcosa piano piano si sta muovendo: nei sei anni 2007-2013 l'Italia ha perso poco meno di un milione di posti di lavoro. Negli ultimi sei mesi abbiamo recuperato poco più di centocinquantamila. Ancora poco, sia chiaro. Ma è un primo segno di inversione di tendenza che va incoraggiato innanzitutto attraverso le riforme (e quando la cortina fumogena del dibattito ideologico si abbasserà, vedrete che in molti guarderanno al Jobs Act per quello che è: un provvedimento che non toglie diritti, ma toglie solo alibi. Toglie alibi ai sindacati, toglie alibi alle imprese, toglie alibi ai politici). Le riforme non bastano. Occorre investire sull'export (nonostante le sanzioni alla Russia abbiano picchiato forte su una parte importante della nostra economia i dati ci consegnano un quadro molto positivo: a settembre più 7,4% rispetto allo scorso anno) e occorre soprattutto la più grande riforma, che consiste nel restituire fiducia ai cittadini, alle imprese, agli italiani. Questo è il lavoro più faticoso che stiamo facendo, ma è anche il più bello. Più giri per il mondo, più ti rendi conto che l'Italia ha tutto per tornare a essere protagonista. Ma deve crederci per prima lei. E io non mi stancherò mai di ricordare a noi stessi chi siamo e cosa dobbiamo tornare a essere. 

Legge di stabilità 2015
La legge di stabilità 2015  si sta occupando esattamente di restituire fiducia. Si riducono le tasse in modo stabile e strutturato, a partire dalla stabilizzazione degli 80 euro e dalla riduzione delle imposte per chi crea lavoro.  La approveremo definitivamente nelle prossime settimane ma quello che deve essere chiaro fin da adesso è che dal 2015 sarà più facile assumere e più conveniente dal punto di vista economico. Abbiamo cercato di sottrarre la legge di stabilità alla competenza esclusiva degli addetti ai lavori coinvolgendo i cittadini anche se so che non è semplicissimo addentrarsi nell'elenco dei commi e degli emendamenti. Ma chi volesse dare un occhio alle linee di indirizzo e dirmi che ne pensa mi fa un piacere: matteo@governo.it

Solo cambiando la scuola si cambia un Paese
Nel frattempo la consultazione su come cambiare la scuola partendo dal basso e non con progetti di riforma imposti dal governo ha visto una partecipazione molto positiva. 1 milione e trecentomila accessi, 200.000 cittadini attivi, 2.000 dibattiti sul territorio. Devo confessare che non mi accontento. La riforma della scuola deve diventare oggetto di dibattito ancora di più, ovunque. Perché solo cambiando la scuola si cambia un Paese. Gli economisti e gli esperti dibattono spesso di misure per la crescita: bene, personalmente ritengo che non ci sia una misura più importante dell'investimento educativo, sul capitale umano. Ho partecipato ad alcuni dibattiti, anche televisivi, sull'argomento. Mi colpiscono due approcci diametralmente diversi. Il primo, minoritario, è tipico di quella parte dei professori che contestano l'introduzione di criteri di merito e - in fin dei conti - dicono che è stato un errore aver aperto la consultazione su "La buona scuola" a tutti. Chi di voi ha seguito Porta a Porta di qualche giorno fa ha ben presente di cosa stia parlando. Il secondo, largamente maggioritario, è quello di chi ci crede. Quello dei prof, dei presidi, ma anche dei genitori e dei ragazzi, e che si fidano del nostro tentativo di cambiare le cose. Ed è pronto ad accettare con curiosità e passione una discussione vera. Adesso tocca a noi. I soldi li abbiamo messi in legge di stabilità, come promesso. Gli strumenti legislativi sono pronti, adesso si può provare finalmente a partire anche in Parlamento con la riforma più seria e più importante: quella che riguarda il futuro dei nostri figli.